Provoca un incidente sulla provinciale 49 di Bairo. Non si ferma a prestare soccorso agli automobilisti feriti e viene denunciato per omissione di soccorso e lesioni colpose. Solo che, forse, non era lui la persona da denunciare. Approda in tribunale a Ivrea un processo che potrebbe riservare interessanti colpi di scena. Alla sbarra Pier Giuseppe G., 62 anni di Montanaro, finito nei guai perchè il 14 febbraio del 2012 lungo la strada provinciale 49, a Bairo, avrebbe provocato un incidente.
Sono le 8,45 quando, secondo alcuni testimoni, una macchina con due persone a bordo finisce fuori strada. L’autista è costretto ad una manovra di emergenza per evitare l'impatto con un’altra auto (una Golf) che sbuca da una stradina laterale. Le due persone restano ferite, mentre l'altra auto sparisce nel nulla. Una donna vede tutto, fa in tempo a trascrivere il numero di targa e lo segnala ai carabinieri. I militari risalgono al proprietario del mezzo in fuga: è il 62enne di Montanaro che viene così denunciato.
Solo che l'uomo, la mattina del 14 febbraio, era a casa. Con moglie e figlia. C'è qualcosa che non torna. I legali, infatti, scoprono che esiste un'altra auto, una Volkswagen Polo, quindi simile alla Golf dell'uomo, stesso colore e numero di targa quasi identico. Cambia solo la posizione di due numeri. La donna che ha consegnato il numero di targa ai carabinieri della compagnia di Ivrea potrebbe avere sbagliato a trascrivere uno dei 3 numeri: anziché «591» ha trascritto «519». La Polo, tra l'altro, è un'auto che appartiene ad una persona reaidente ad Agliè, a 300 metri dal luogo dell'incidente.
Alla prossima udienza sarà chiamata a testimoniare la proprietaria dell'altra auto. L'altra mattina, infatti, in tribunale a Ivrea, il giudice Marianna Tiseo ha inserito agli atti la nuova prova che potrebbe rappresentare un vero e proprio colpo di scena.