Confermato il peggioramento delle condizioni meteorologiche per i prossimi giorni, con precipitazioni diffuse e persistenti su tutta la regione, a causa di una perturbazione atlantica che determina un intenso flusso di correnti umide sudoccidentali. In Canavese l'allerta idrogeologica passa, per alcune zone, da "gialla" ad "arancione", dal livello 1 al livello 2.
I fenomeni più intensi sono previsti su Verbano, Vercellese e Biellese dal pomeriggio di domani martedì 4 novembre e persisteranno fino alla mattinata di mercoledì, determinando precipitazioni cumulate localmente superiori ai 200 mm . Sempre nella serata di domani picchi di forte intensità sono attesi sulle zone appenniniche a causa dello sconfinamento di strutture temporalesche attive sulla Liguria. La quota delle nevicate aumenterà dai 1900 m fino ai 2100 m nella serata di domani.
Le forti precipitazioni determineranno un incremento del livello dei corsi d’acqua del reticolo principale, in particolare del settore settentrionale della regione, locali allagamenti e isolati fenomeni di frana. Sulla base degli effetti al suolo stimati il Centro Funzionale ha emesso un’allerta arancione per rischio idrogeologico per domani.
Si consiglia di seguire gli aggiornamenti idro-meteo e le indicazioni di comportamento della Protezione Civile.
Previsione Arpa per martedì, 04 novembre 2014 Attendibilità: 90%
Nuvolosità: cielo molto nuvoloso o coperto.
Precipitazioni: generalmente diffuse. Inizialmente moderate localmente forti sulla fascia montana e pedemontana, con picchi anche molto forti sul Piemonte settentrionale e lungo il confine ligure, deboli, localmente moderate altrove. Nel corso del pomeriggio è attesa una generale intensificazione dei fenomeni in particolare tra Biellese e Verbano ed al confine con la Liguria dove saranno anche a carattere temporalesco. Quota neve sui 1800-1900 m al mattino, in aumento a 2000-2100 m in serata.
Zero termico: in graduale aumento fino ai 2400-2500 m sulle Alpi e 2600-2700 m altrove, in serata.
Venti: forti da sud in montagna, con rinforzi anche molto forti sulle cime, in particolare su Alpi Pennine e Lepontine e tra Marittime ed Appennino. Venti deboli o moderati da est sud-est altrove con maggiori rinforzi sulle pianure orientali.