La Protezione civile di Favria, ieri sera, ha presentato l'edizione 2015 della «Colletta Alimentare» prevista per sabato 28 novembre. Saranno oltre 200 i volontari dislocati su tutto il territorio per raccogliere, inscatolare e trasportare le derrate alimentari. Quest'anno la colletta, in alto Canavese, coinvolge dodici Comuni per un bacino d'utenza di circa 58 mila abitanti. C'è bisogno, come sempre, di un po' di tutto dal momento che gli alimenti saranno destinati agli indigenti. Il consiglio, però, è di donare materiali non deperibili come legumi in scatola, alimenti per l'infanzia, pesce e carne in scatola, olio, omogeneizzati, sughi e pelati.
Venticinque i supermercati coinvolti a Cuorgnè, Rivarolo Canavese, Castellamonte, Favria, Valperga, Salassa, Oglianico, Agliè, San Giorgio Canavese, Feletto, Rivara, Forno Canavese (l'elenco completo dei punti vendita nella fotogallery qui sotto).
Tra le associazioni coinvolte le conferenze di San Vincenzo, l'Associazione Nazionale Alpini, i Paracadutisti di Rivarolo, le Caritas del territorio, il Leo Club di Castellamonte, Comunione e Liberazione, Compagnia delle Opere, gruppi Scout, animatori delle parrocchie, direttivo Coop, gli oratori e i gruppi di protezione civile di Favria, Agliè e Rivara. Senza contare i volontari che, a titolo personale, parteciperanno alla raccolta.
«Vi invitiamo a vivere con noi la colletta alimentare - dicono i promotori dell'iniziativa - un piccolo gesto offerto come esempio per tutti. Nella speranza che, condividendo il bisogno del cibo, ognuno possa imparare l'unico atteggiamento concreto nei confronti degli altri: l'attenzione e l'amore alla persona».
Non resta che partecipare. Anche questa volta il Canavese saprà fare la sua parte.