Rassicurazioni tante. Certezze poche. La discarica di Vespia ha riaperto ma i dubbi e le perplessità rimangono. Soprattutto tra i cittadini delle frazioni di Castellamonte che si affacciano sull'enorme montagna di spazzatura. I problemi di inquinamento dei pozzi sono ancora al vaglio dell'Arpa. I rifiuti che vengono conferiti in questo periodo arrivano da fuori e non sono nemmeno del Canavese. L'Agrigarden, l'azienda che ha preso il posto dell'Asa nella gestione del sito, sta facendo il possibile per garantire la manutenzione e ha presentato due fideiussioni per gestire il post-mortem come richiesto dalla Città metropolitana. 2,8 milioni di euro che, nel caso l'azienda fallisse, resteranno a disposizione per chiudere definitivamente la discarica.
Il nocciolo della questione è sempre lo stesso: per garantire un corretto post-mortem a Vespia è necessario riaprire il sito, stoccare altri rifiuti e incassare quei milioni di euro che serviranno (al netto del guadagno dell'azienda) di evitare che la bomba ecologica possa esplodere anche in futuro. L’altra sera, a Muriaglio, l’assessore all’ambiente Giovanni Maddio, i tecnici Arpa e i responsabili dell’Agrigarden hanno incontrato i residenti. In molti hanno scosso il capo quando è emerso che, tra i rifiuti industriali che, al momento, vengono conferiti a Castellamonte, ci sono anche i liquami degli impianti di depurazione di Casale Monferrato. «Chiederemo la possibilità, insieme all’Arpa, di effettuare delle analisi su quello che viene conferito in discarica», ha detto in proposito Chiuminatto.
Arpa, tra l’altro, sta già effettuando dei controlli a campione solo che i dati difficilmente vengono resi noti ai residenti. «Cercheremo di pubblicarli al più presto sul sito del Comune – ha assicurato il vicesindaco Maddio – insieme a tutti i documenti che riguardano la discarica di Vespia». Tra le varie criticità emerse nel corso dell’incontro anche la viabilità delle piccole frazioni, messa a dura prova dal passaggio dei camion. Traffico che, nei prossimi mesi, è destinato ad aumentare se arriverà il via libero anche al conferimento dei rifiuti solidi urbani. Disagi a mille e controlli serrati per evitare ulteriori guai: la strada sembra tracciata e, a quanto pare, non ci sono alternative valide. Possibile?