Celebrazioni di Santa Barbara, questa mattina, per i vigili del fuoco di Castellamonte che hanno festeggiato la patrona del corpo. Dopo il ritrovo al bar Ronco, di fronte al municipio, insieme alla Filarmonica di Castellamonte, il corteo ha portato i partecipanti in chiesa per la Santa Messa. La festa di Santa Barbara è stata occasione propizia per fare il punto della situazione sulla nuova caserma dei vigili del fuoco, visto che il distaccamento volontari di Castellamonte, uno dei più antichi e attivi in tutto il Canavese, è ancora "ospite" dei locali della Teknoservice in strada del Ghiaro. I lavori per la nuova sede, sulla provinciale per Spineto, non si sono ancora conclusi.
«Il primo lotto è terminato - dice il sindaco Pasquale Mazza - per il secondo mancano circa 20 mila euro. L'amministrazione precedente aveva auspicato di trovare quei soldi vendendo un terreno che, però, non è stato alienato». Toccherà quindi al Comune reperire i soldi. «Spero non ci vorrà molto - dice il primo cittadino - anche perchè il cantiere del secondo lotto dovrebbe risolversi nel giro di un mese». Poi finalmente i vigili del fuoco di Castellamonte avranno la loro nuova casa. Previsioni temporali ancora nessuna ma l'auspicio è che il 2018 sia l'anno buono. Se lo augurano un po' tutti, anche perché quello dei vigili del fuoco è un servizio essenziale del quale il territorio non può fare a meno.
Santa Barbara è la Santa che rappresenta la capacità di affrontare il pericolo con fede, coraggio e serenità anche quando non c'è alcuna via di scampo. È stata eletta, infatti, patrona dei Vigili del Fuoco, in quanto protettrice di coloro che si trovano "in pericolo di morte improvvisa". Barbara è particolarmente invocata contro la morte improvvisa (allusione a quella del padre, secondo la leggenda); in seguito la sua protezione fu estesa a tutte le persone che erano esposte nel lavoro al pericolo di morte istantanea, come gli artificieri, gli artiglieri, i carpentieri, i minatori; oggi venerata anche come protettrice dei Vigili del Fuoco. Non a caso nelle navi da guerra il deposito delle munizioni è denominato "Santa Barbara".