La salute delle ossa e l'osteoporosi al centro della prima conviviale tra il Rotary Club e l'Inner Wheel altocanavesano che si è svolta ai Tre Re di Castellamonte. L'incontro è avvenuto a poche settimane dal passaggio di consegne per i due club che vedono per la prima volta due presidenti donna. «La serata – ha spiegato la neo presidente dell'Inner Wheel Nicoletta Boggio Aimonino – è l'occasione per rinsaldare il legame tra i due club che sempre più spesso si confrontano su progetti ed iniziative. L'osteoporosi è una malattia che limita la nostra vita sociale ed è bene imparare a riconoscerla e fare il possibile per prevenirla».
La chiave, secondo il professor Giancarlo Isaia, Presidente della Società Italiana dell'Osteoporosi, e vice presidente dell'Accademia di Medicina di Torino è la vitamina D. «Per anni – spiega il medico – si è pensato che il nostro corpo non fosse in grado di auto produrla ma studi più recenti hanno evidenziato come bastino 20 minuti di esposizione al sole per fare il pieno di vitamina D». La carenza di questo componente fondamentale porta all'aumento della fragilità ossea ed alle fratture che in eta avanzata posso diventare invalidanti. Per capire se si sarà vittime della “ladra di ossa” è sufficiente una densiometria ossea indicata però solamente a chi presenta un fattore di rischio elevato ed ha quindi un parente con l'osteoporosi, fuma e non assume vitamina D.
La Società Italiana dell'Osteoporosi ha promosso il primo corso di bone specialist per creare medici specializzati nelle patologie ossee, e quest'anno darà 5 borse di studio per la ricerca sulla malattia. «Un incontro particolarmente utile – ha concluso Valentina Bausano, neo presidente del Rotary Club Cuorgnè Canavese – che aiuta a comprendere il meccanismo di una malattia con cui è spesso difficile confrontarsi».