Quattrocento persone si sono date appuntamento oggi pomeriggio a Cuorgnè in occasione della colorata e simbolica «Marcia per la Pace» promossa dalle cinque confessioni religiose presenti in città. Tanti bambini, di ogni religione ed etnia, hanno colorato l'evento, accompagnati da amici e genitori. Tanti gli striscioni e i messaggi di pace, rivolti idealmente a un mondo che, purtroppo, di pace non vuole proprio sentirne parlare. La manifestazione è nata come "risposta" ai vili attentati terroristici di Parigi. Un'iniziativa tremendamente attuale dopo che ieri, dopo quattro mesi, la polizia è riuscita a catturare l'ultimo terrorista in fuga, considerato la mente degli attacchi francesi. Purtroppo la scia di sangue non sembra arrestarsi: oggi a Istanbul un altro attentato ha causato nuove vittime.
«La pace non è un sogno, insieme può diventare realtà» lo striscione dell'oratorio di Priacco. «Vinci l'indifferenza e conquista la pace», oppure «La pace non può regnare tra gli uomini se prima non regna nel loro cuore». Ad aprire il corteo, che ha attraversato tutta la città fino a via Braggio, dove è stato piantato un ulivo simbolo di pace, la comunità islamica cuorgnatese con alcuni eloquenti messaggi affidati ai bambini: «Il terrorismo non ha religione nè una nazione» oppure «La comunità islamica cuorgnatese unita per la pace». Scarsa la partecipazione della politica locale. All'avvio del corteo erano presenti solo il sindaco Beppe Pezzetto (accompagnato dal sindaco del consiglio comunale dei ragazzi) e il consigliere Davide Pieruccini, uno degli organizzatori della colorata manifestazione.