La Manifattura non è un centro di accoglienza. Il sindaco di Cuorgnè Beppe Pezzetto cerca di mettere chiarezza sulle voci che da mesi circolano in città. Secondo alcuni cittadini la Manifattura ospiterebbe un gruppo di rifugiati, composto secondo le diverse versioni da 700 o da 2 mila persone. L'amministrazione garantirebbe anche ad ogni individuo un contributo giornaliero di 40 euro. La notizia, completamente infondata, ha scatenato il panico e gli amministratori sono stati ricoperti di mail, telefonate e messaggi con insulti e minacce. Qualcuno ha lanciato anche una raccolta firme contro i profughi.
“Dopo l'ennesima e.mail di disappunto – si sfoga il primo cittadino - mi sento in dovere di fare una puntualizzazione che onestamente mi sembrava superflua, visti i numeri e i presupposti su cui si fonda. Il numero è variabile, ma da circa 2 mesi presso la struttura della Manifattura, secondo diversi cittadini, verrebbero ospitati dai 700 ai 2000 profughi, a cui il Comune darebbe 40€ al giorno ovviamente a testa (cioè il Comune avrebbe la disponibilità di corrispondere dai 28.000 agli 80.000 € al giorno dagli 840.000 ai 2.400.000 € al mese)”.
L'amministrazione questa volta viene criticata per una scelta che non ha mai fatto, non per mancanza di sensibilità ma per buonsenso. “A prescindere dalla sensibilità dei singoli, su un argomento così delicato, e per rispondere indirettamente ad alcuni commenti quantomeno fuori luogo che mi sono arrivati, vorrei sottolineare che comunque quando si parla di "profughi" si parla di uomini, donne e bambini, vorrei proporre a queste persone 60 secondi di riflessione: veramente ritenente possibile che dalle 700 alle 2000 persone possano vivere da 2 mesi dentro una struttura come la Manifattura ? Ma avete idea di cosa serva per gestire dignitosamente dalle 700 alle 2000 persone da un punto di vista logistico, anche senza fare le semplici operazioni matematiche precedentemente riportate?”.