Lunedì mattina, alle ore 11.30 circa, presso il secondo piano detentivo della Casa Circondariale di Ivrea, un detenuto di nazionalità marocchina di anni 35, in carcere per danneggiamento e rapina aggravata, con fine pena 2019, veniva alle mani con un detenuto italiano. Tempestivamente interveniva l’agente di polizia penitenziaria di servizio nella sezione detentiva per separarli solo che, a sua volta, veniva colpito con un pugno in faccia. L’agente è stato inviato al pronto soccorso dell’ospedale di Ivrea: se la caverà con otto giorni di prognosi.
A dare la notizia dell’episodio è l’Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) per voce del Segretario Generale Leo Beneduci che dichiara: «Ancora una volta si deve constatare che come Osapp avevamo già segnalato il carcere di Ivrea che si trova ad essere sostanzialmente in balia della popolazione detenuta in ragione delle incomprensibili gestioni sia in sede locale e sia in sede Regionale nonché di una gravissima carenza di organico del personale di Polizia Penitenziaria. Sono queste le condizioni per cui il carcere cessa di assolvere alla propria funzione istituzionale e malgrado il sacrificio degli addetti del Corpo di Polizia Penitenziaria in ragione anche di una politica penitenziaria dissennata ed incoerente, contribuisce ad ingenerare situazioni di reale insicurezza per la collettività esterna».