Indagato per l'omicidio del fratello. La procura ha chiesto il rinvio a giudizio per Salvatore Angemi, 55 anni, di Ivrea, accusato di aver fatto sparire il fratello Angelo. Dovrà rispondere di omicidio volontario, abbandono di incapace e truffa ai danni dello Stato. La richiesta di rinvio a giudizio è stata avanzata dal procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, e dal sostituto Fabrizio Aliotta. L'udienza preliminare è prevista per il prossimo 30 gennaio davanti al gup Rosa Alba Recupido. Altri tre fratelli e una sorella della vittima e dell’imputato si costituiranno parte civile.
Angelo Angemi, 63 anni al momento della scomparsa, aveva lavorato per molti anni all'Olivetti di Scarmagno. Raggiunta la pensione era tornato in Sicilia, terra natale dell'intera famiglia. Malato di Parkinson era stato seguito dai fratelli, compreso Salvatore che, nel novembre del 2014, chiama i parenti rimasti a Ivrea per annunciare che sarebbe tornato al nord portando con sé Angelo. Quando torna in Canavese, però, il 55enne non è accompagnato dal fratello che dice di aver affidato a una casa di cura di Messina.
In realtà di Angelo nessuno sa più nulla. Non si trova più nemmeno il corpo. Salvatore fu subito iscritto nel registro degli indagati dalla Procura etnea per abbandono di incapace, nonché per truffa aggravata, proprio per il sospetto che lo stesso abbia continuato ad incassare la pensione d’invalidità di Angelo negli ultimi mesi. Della scomparsa di Angelo Angemi si era occupata anche la trasmissione Chi l'ha visto? di Raitre.