Sono stati assolti anche in corte d'Appello i due marescialli della guardia di finanza di Ivrea coinvolti in un'inchiesta sulle sponsorizzazioni nel mondo dei rally. Sono Lucio Greco, 42 anni di Ivrea, difeso dall’avvocato Ferdinando Ferrero, e Daniele Musso, 51 anni di Montalto Dora, difeso dall’avvocato Claudio D’Alessandro. Con loro, sul banco degli imputati, è finito anche l’ex finanziere Pier Giuseppe Corrotto, 50 anni di Ivrea, difeso dall’avvocato Marina Vaciago, assolto dalle accuse di collusione ma condannato per fatture false. La quarta sezione della corte d'Appello di Torino ha mitigato la condanna di primo grado per Corrotto, passata da diciotto a dieci mesi.
Secondo l'accusa i due marescialli, un tempo in servizio alla compagnia di Ivrea, avrebbero volutamente tardato ad avviare le indagini sulla società «Koha» che faceva riferimento a Corrotto. Era stata la procura di Rimini, per prima, a scoprire, tra il 2012 e il 2013, l’esistenza di società dai nomi fantasiosi, Koha, Boyager, Yamay, che avevano il solo scopo di produrre false fatture e permettere agli ideatori della truffa di frodare il fisco. Un giro di cartiere costruite ad hoc per dirottare su società fantasma i soldi provenienti dalle sponsorizzazioni delle gare di rally.