Morti per amianto all'Olivetti di Ivrea. Oggi a Torino è iniziato il processo d'appello dopo le tredici condanne di primo grado emesse l'anno scorso dal tribunale eporediese. Processo che potrebbe avvalersi di nuovi documenti. Un vero e proprio colpo di scena dal momento che le prove sarebbero frutto di una seconda inchiesta condotta dalla procura di Ivrea sulla presenza dell’amianto negli stabilimenti Olivetti.
I procuratori generali Francesca Traverso e Carlo Maria Pellicano hanno chiesto alla corte di acquisire della documentazione trasmessa dai pubblici ministeri di Ivrea: si tratta di carte reperite nell'archivio di Telecom in un magazzino alla periferia di Torino. Materiale che a giudizio dei magistrati certifica la presenza in azienda di talco contaminato e che dimostra come le varie problematiche fossero note anche ai vertici dell'azienda.
In particolare, secondo i magistrati, ci sarebbe anche un carteggio che arriva anche a Carlo De Benedetti. Le carte sono racchiuse in qualcosa come 15mila scatoloni. Il processo è stato aggiornato al 14 febbraio. Nel corso della prossima udienza la difesa darà un suo parere sulla richiesta di acquisizione dei nuovi documenti.