Resta in carcere Emanuele Bosio, 41 anni, l'imprenditore di Cascinette d'Ivrea che venerdì scorso, in nottata, ha investito undici persone nel parcheggio della discoteca Tweed in corso Vercelli a Ivrea (nove persone sono finite al pronto soccorso con prognosi tra i tre e i quindici giorni), una delle più note di tutto il Canavese. Ieri, nel corso dell'interrogatorio di garanzia, davanti al pm Chiara Molinari, l'uomo ha raccontato la sua versione dei fatti. Alla fine il gip Alessandro Scialabba ha convalidato l'arresto. L'accusa, tentato omicidio plurimo.
L'uomo ha comunque ribadito che non aveva niente a che vedere con il presunto litigio scoppiato all'interno della discoteca. Litigio che si sarebbe poi trascinato fuori, dove Bosio, al volante della sua Mini verde, ha centrato le persone davanti al locale. L'uomo ha ribadito che non voleva investire nessuno. Ha rischiato il linciaggio, così ha tentato di scappare perchè temeva per la sua vita. Una versione dei fatti che cozza con le immagini riprese con un telefonino da un giovane che si trovava poco distante la discoteca (video sotto).
In ogni caso, Bosio era solo in auto al momento dell'investimento plurimo. Gli agenti della polizia del commissariato d'Ivrea lo hanno poi arrestato qualche ora dopo a Cascinette. Il giudice ha concesso una settimana di tempo alla difesa per produrre testimoni in grado di alleggerire, se possibile, la posizione dell'uomo. I legali chiederanno di derubricare il reato in lesioni colpose, chiedendo anche misure alternative alla detenzione in carcere.