Sono arrivati i primi indennizzi per l'allevatore di Mercenasco che l'anno scorso, in valle Orco, si è trovato a fare i conti con l'attacco del lupo. L'Ente parco Gran Paradiso, come da prassi, ricevute le segnalazione dell'allevatore, dopo adeguate verifiche ha provveduto a liquidare 4600 euro di indennizzo per le pecore lasciate in quota (incustodite) al pascolo che hanno ricevuto la visita ben poco gradita del lupo. Gli attacchi sono avvenuti a metà luglio nella zona di Noasca.
Il ritorno del lupo nell'alto Canavese è conseguenza di una migrazione naturale. Non è avvenuta alcuna re-introduzione da parte dell'ente parco Gran Paradiso. Si è tratta di un ritorno spontaneo risalente ad almeno due anni fa. I veterinari del Parco nazionale del Gran Paradiso ne hanno censito cinque esemplari. Due adulti e tre cuccioli. All'inizio erano tutti in val Soana. I pericoli, ovviamente, sono minimi. Non ci sono state uccisioni da parte di lupi nei confronti di umani negli ultimi 188 anni in tutto il Nord-Italia. Facendo un paragone sono invece 50-70.000 le persone morse dai cani ogni anno.
All'epifania un lupo è stato avvistato sopra Canischio, in val Gallenca. Il predatore è rimasto parecchio distante dalle prime case e non sono stati segnalati attacchi a bestiame. I lupi, del resto, difficilmente si avvicinano alle persone: per loro stessa natura preferiscono stare alla larga dall’uomo. La presenza in zona non è un evento del tutto eccezionale. Di recente sono stati avvistati parecchi lupi nelle valli di Lanzo (che confinano con il territorio della Val Gallenca). Non è escluso che l'esemplare sceso fino a Canischio sia lo stesso che, nei mesi scorsi, ha già fatto capolino sull'altro versante, nella zona di Ala di Stura.