Una dichiarazione scritta per proclamarsi, ancora una volta, innocente. La mamma di Gabriele Defilippi, Caterina Abbattista, questa mattina davanti al giudice Alessandro Scialabba ha reso ulteriormente nota la sua posizione sull'omicidio della povera professoressa Gloria Rosboch. Non ricorrerà al rito abbreviato: gli avvocati Zancan e Levi sono certi che la loro assistita non ha avuto alcun ruolo nell'assassinio. Dovranno dimostrarlo, se arriverà il rinvio a giudizio, con un processo ordinario.
Ecco cosa ha scritto la mamma di Gabriele Defilippi.
«Vorrei innanzitutto esprimere alla famiglia Rosboch tutto il mio dolore e la mia solidarietà per quanto accaduto alla loro figlia. Quello che è successo lascia sgomenti. L'autore di un fatto così orrendo è mio figlio Gabriele. E' difficile accettare che un proprio figlio uccida un'altra persona. Ancora oggi, malgrado la confessione, faccio fatica ad arrendermi all'idea che possa aver commesso l'omicidio. Questa forse è l'unica colpa che oggi mi sento di rimproverarmi. Non aver compreso fino in fondo mio figlio e di non averlo fermato in tempo».
La Abbattista ha anche ricordato le difficoltà caratteriali di Gabriele che la costrinsero a rivolgersi ai servizi sociali del territorio quando il giovane aveva appena dodici anni. «Ho fatto tutto il possibile per assistere Gabriele nel suo difficile percorso di crescita. Come madre mi sento di dire oggi che non abbandonerò Gabriele e che gli starò sempre accanto nel percorso che la giustizia gli riserverà alla fine del processo».
Poi l'autodifesa: «Oggi il mio dolore è ancora più intenso. Sono ingiustamente imputata dell'omicidio commesso da mio figlio. Sono descritta come l'istigatrice. Un'accusa più grave non poteva essermi mossa. Sono innocente. Lo dico davanti ai signori Rosboch. L'ho sempre detto. Confido nel fatto che il processo dimostrerà la mia innocenza».