Comunità di Forno Canavese sotto shock per il grave episodio di domenica sera a Nichelino che ha visto coinvolta una donna molto nota nella comunità fornese. Si tratta di Silvia Rossetto, 47 anni, nata a Cuorgnè ma, per tanti anni, residente a Forno insieme alla famiglia. Gran parte della quale, tra l'altro, è ancora in Canavese. La donna è stata arrestata dai carabinieri di Nichelino per l'omicidio del convivente, Giuseppe Marcon, 65 anni, colpito da una coltellata al cuore. Le indagini però sono ancora in corso.
Il dramma si è consumato in via Juvarra 56 a Nichelino (nella foto l'ingresso del palazzo), dove i due vivevano da qualche tempo. La ferita, secondo quanto rilevato dal medico legale, sarebbe compatibile con il racconto della donna che, ai carabinieri, ha detto di essersi difesa da un’aggressione del compagno. I due si erano conosciuti anni fa, in una comunità psichiatrica di Bruino dove si trovavano temporaneamente. L'uomo, allora, avrebbe chiesto a Silvia Rossetto di fare da badante ai genitori e lei aveva accettato. Ne è nata una relazione, tanto che i due sono andati a vivere insieme. Sul quadro famigliare sono in corso gli accertamenti dei carabinieri. Pare che i due discutessero spesso, anche molto animatamente.
Domenica pomeriggio l’ennesimo litigio. Insulti, urla, minacce. Poi la donna si è chiusa in cucina e ha chiamato la madre chiedendo aiuto. In quel momento il compagno è riuscito ad entrare nella stanza e l’ha raggiunta. Forse le ha afferrato il collo con un braccio, puntandole un coltello alla gola. A quel punto, secondo il racconto della 47enne, lei ha messo la mano nel primo cassetto della cucina, ha preso un coltello, si è divincolata dalla stretta dell'uomo e lo ha colpito. «Volevo soltanto allontanarlo», ha confermato la donna ai militari dell'Arma.
Potrebbe essersi trattato, insomma, di un colpo alla cieca sferrato per legittima difesa. Se il racconto della donna è verosimile dovrà stabilirlo la perizia ordinata dalla procura di Torino. Toccherà poi al pubblico ministero valutare la sussistenza delle accuse contro Silvia Rossetto, al momento chiamata a rispondere di omicidio. In base alle risultanze tecniche il reato potrebbe essere derubricato ad eccesso colposo di legittima difesa.
Si ringraziano i colleghi di TorinoSud per la collaborazione