Quattro morti e due feriti è il bilancio della sparatoria di questa mattina al Palazzo di Giustizia di Milano. Claudio Giardiello, un imputato per bancarotta fraudolenta per il crac del gruppo Eutelia-Agile, è entrato in aula e ha fatto una strage. Pare che durante il dibattimento, appresa la notizia che il proprio difensore stava per rinunciare al mandato, abbia estratto la pistola e iniziato a sparare, dandosi poi alla fuga per i corridoi del Palazzo di Giustizia.
Una delle vittime è il giudice fallimentare Fernando Ciampi, un’altra è l’avvocato Lorenzo Alberto Claris Appiani. Come è possibile che Giardiello sia entrato con la pistola in aula è ancora un mistero sul quale le forze dell'ordine dovranno fare chiarezza. Intanto il fuggitivo, dopo un'ora e mezza, è stato arrestato. E' scappato in moto ma i carabinieri lo hanno bloccato a Vimercate, a trenta chilometri dal palazzo di giustizia. Le persone ferite sono due coimputati di Claudio Giardiello: si tratta di Giorgio Erba e Davide Limongelli. E' in condizioni gravi, all'ospedale Fatebenefratelli di Milano, un uomo che è rimasto coinvolto nella sparatoria ma non sarebbe stato raggiunto da spari ed è stato però vittima di un malore.
Nell'aula di tribunale si stava svolgendo la prima udienza del processo sul crac del gruppo Eutelia-Agile, una delle pagine più nere dell'industria del Canavese dal momento che l'azienda contava 170 dipendenti nella sede di Ivrea. Eutelia aveva dato vita ad Agile, con i lavoratori provenienti dallo spezzatino Olivetti. Claudio Giardiello, in ogni caso, non risulta nei fascicoli della procura d'Ivrea aperti in merito alla vicenda Agile-Eutelia.
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