Ha rischiato di essere un sabato alquanto gelido, quello scorso, per gli oltre mille alunni delle scuole di Rivarolo. Venerdì sera, infatti, l’Enel ha staccato i contatori al Vallesusa, lasciando senza corrente anche la centralina del teleriscaldamento che, con il gas metano, sta garantendo la fornitura di calore e acqua calda alle scuole, agli edifici pubblici (municipio compreso) e ad alcuni condomini della città.
Colpa di un contratto scaduto. «Quell’utenza era intestata alla Rivarolo Futura – spiega il commissario straordinario Massimo Marchesiello – la società che doveva gestire l’intero polo fieristico del Vallesusa. Una società, però, in liquidazione». Le ultime bollette non sono state pagate. Così l’azienda che gestisce la rete ha chiuso i rubinetti. Mezza Rivarolo, per alcune ore, è rimasta senza acqua calda. «Poi i tecnici dell’Asa hanno fatto un vero e proprio miracolo – aggiunge il commissario – garantendo la fornitura già in nottata. I disagi sono stati contenuti». Fondamentale, per evitare il caos, la collaborazione tra l’azienda di strada del Ghiaro e la Gdf Suez, che al Vallesusa gestisce la centrale termoelettrica a biomassa.
«I nostri e i loro tecnici hanno operato per tutta la notte, sotto la pioggia battente, per risolvere il problema – confermano dagli uffici Asa – la collaborazione è stata fondamentale per ridurre i tempi d’intervento e i disagi alla cittadinanza». Da sabato mattina la centralina del teleriscaldamento funziona grazie a un generatore di corrente (diesel) che dovrà garantire il servizio almeno per una settimana. Il tempo necessario per rinnovare il vecchio contratto con l’Enel.