Già turisticamente poco appetibile, Rivarolo si appresta a perdere anche uno degli ultimi musei ancora visitabili in città. Il pasticcio della società Rivarolo Futura, voluta dall'amministrazione Bertot per amministrare l'area expo dell'ex Vallesusa, si chiuderà, probabilmente, con un accordo tra Comune e Unicredit Leasing. Accordo che andrà a sacrificare il Museo della Locomozione Storica, la sede del Vespa Club e l'officina di Ceco Tasso, ovvero l'unica porzione dell'ex cotonificio non ancora sgomberata. L'addio è sostanzialmente inevitabile, visto che Unicredit tornerà in pieno possesso dei locali. Caso mai è curioso il poco interesse del Comune nel trovare una soluzione alternativa. Perchè se è vero che le auto sono private, il museo è rimasto in piedi a costo zero per l'amministrazione pubblica (altrettanto non è possibile dire per diverse associazioni cittadine).
Le auto potranno prendere (forse) la strada di Cuorgnè e segnare l'ennesimo scippo della città delle due torri a Rivarolo. Così come Marina Vittone, nel corso dell'ultimo consiglio comunale, ha fatto sapere. «Non c’è nulla di scritto e c’è poco da essere soddisfatti per questo accordo. Perdiamo l’area expo e il teatro. Inoltre, all’interno del Vallesusa, ci sono il Museo della Locomozione Storica e la sede del Vespa Club. Il Comune non sa che fine faranno e nemmeno si interessa. In compenso Cuorgnè è pronto a scipparceli da sotto il naso per portarli in Manifattura. Complimenti».
Del resto, sullo stanziamento dei 120 mila euro che saranno regalati a Unicredit, anche il presidente del consiglio comunale, Domenico Rosboch, si è astenuto votando con le minoranze. «A mio avviso non si tratta di un accordo positivo per la città», ha detto a margine dell'ultima seduta del parlamentino locale. Tra l'altro, l'accordo annunciato un mese fa dal sindaco Rostagno non è ancora stato firmato. E chissà che all'orizzonte non ci siano altre sorprese...