Caso mediatico che conferma quanto l'argomento stia covando ormai da tempo nell'opinione pubblica. Un video postato sui social network da un rivarolese riprende un richiedente asilo che, forse dopo un'attesa estremamente lunga, non riesce a trattenersi ed è costretto a fare un bisognino sulla pubblica via. Più precisamente in un tombino di corso Torino, sul marciapiede, pieno centro di Rivarolo Canavese. Il video, registrato giovedì e postato su Facebook poco dopo, in mezza giornata raccoglie migliaia di visualizzazioni, centinaia di condivisioni e una valanga di commenti. Ovviamente tutti contro il richiedente asilo.
Al netto degli insulti, diversi cittadini si chiedono doverosamente in che modo vengano gestite queste persone se sono costrette ad utilizzare un marciapiede come bagno pubblico. Problema, quello della gestione, che ormai riguarda non solo Rivarolo ma anche moltissimi altri centri del Canavese che, con difficoltà, hanno anche avviato progetti di integrazione. Altri utenti Facebook chiedono l'intervento del sindaco (che, però, sulla questione profughi non ha grossa voce in capitolo). Altri ancora vorrebbero vigili più presenti per evitare casi di questo tipo. C'è anche chi segnala che a tutti, prima o poi, sarà capitato di fare la pipì in giro. Questione complessa e di non facile soluzione. Il web ha già sentenziato.