Il lupo è tornato in Val Soana. Ufficiale. I veterinari del Parco nazionale del Gran Paradiso ne hanno censito cinque esemplari. Due adulti e tre cuccioli. La preoccupazione per il ritorno del lupo in valle, non è sfuggita agli addetti ai lavori. La presenza del lupo, anzichè trasformarsi in una grandissima occasione per attrarre nuovi turisti (almeno tra gli amanti degli animali), in Val Soana sta diventando un enorme problema. Tanto che, in una lettera inviata a Specchio dei Tempi de La Stampa, non più tardi di una settimana fa, una residente spiegava anche lo spopolamento della vallata a causa del lupo...
Ne abbiamo parlato con Bruno Bassano, responsabile del servizio veterinario del Parco. I lupi attaccano? «Possiamo escludere la possibilità che il branco si avvicini alle persone, sono esemplari di lupo italiano, una specie che, per natura, tende a stare alla larga dall’uomo. Un po’ come i lupi abruzzesi. In secoli di convivenza non hanno mai attaccato».
La presenza dei lupi nel parco è un evento eccezionale? «Si tratta di una normale dinamica, frutto di una lenta migrazione dalle alpi Marittime – spiega Bassano – di recente i lupi erano già stati segnalati in Valle d’Aosta ma sono animali che si muovono parecchio. Un branco copre un territorio di circa 300 chilometri quadrati».
Uomo e lupo convivono? «Il timore della popolazione residente è comprensibile – aggiunge Bruno Bassano – ma la convivenza con questa specie non è problematica. Per fugare tutti i dubbi, organizzeremo a breve degli incontri formativi con i residenti della vallata».