Indossare la fascia tricolore del Sindaco, vi confesso, mi crea sempre una certa emozione... Ti senti addosso la responsabilità di una Comunità, ti senti parte di una Nazione, della sua storia, del suo orgoglio, delle sue speranze : l'Inno Nazionale e il Tricolore assumono una loro ben precisa connotazione ed un loro ben preciso valore (quello che forse la nostra Nazionale di calcio ha dimenticato in un cassetto).
Ci sono giorni nei quali ti chiedi: ma chi te lo ha fatto fare?
Poi ce ne sono altri, quando incontri i ragazzi nelle scuole che ti vengono incontro, e ti salutano, quando saluti gli anziani della Casa di Riposo che sono orgogliosi di parlare con il Sindaco, che danno risposta alla tua domanda. Il Sindaco è un punto di riferimento di una comunità e ne sono consapevole, così come sono sempre più consapevole che solo chi ha amministrato una comunità possa capire alcune sfumature indispensabili a chi vuole intraprendere una "carriera" o meglio mettersene "al servizio" attraverso la Politica.
Ma il ruolo del Sindaco, soprattutto nelle nostre realtà, si è progressivamente trasformato, soffocato da una burocrazia esasperata, da risorse che non arrivano più, da conti da dover far quadrare, da strutture più o meno adeguate, da cittadini che faticano, e soprattutto da una mancanza di riferimento nelle Istituzioni. Dico questo non tanto perché nella mia vita faccio anche il Sindaco, ma lo dico per spezzare una lancia a favore di quei tanti colleghi Sindaci di paesi più o meno grandi, che provano ad inventarsi “la qualunque” pur di trovare soluzioni a problemi semplici resi spesso “Fantozziani” da regole che hanno smarrito la via del buonsenso.
Fare il Sindaco ti fa percepire che alla fine le cose che i cittadini ti chiedono sono spesso semplici, che devi ricordargli che tu sei uno di loro e non un avversario, che il Comune non è casa tua ma è casa Nostra, e che sarebbe bello pianificare e costruire il futuro, ed anzi lo si deve fare (e ci provi anche), ma poi devi stare in mezzo alla gente, in mezzo ai volontari, e ti senti a disagio a passare ore a discutere del sesso degli angeli in enti/strutture che non sapevi neppure esistessero: meglio fare il Sindaco cantoniere, sperando che questo periodo complicato per la nostra Nazione passi e tutti possano tornare al più presto ad occupare il loro ruolo nella Società.
Occuparlo con umiltà, con rispetto, e con la consapevolezza che la Nostra Italia è una cosa per cui vale la pena spendersi.
Sempre e comunque viva l’Italia. (blog di Beppe Pezzetto)