Come una promessa di Renzi. Devo dire altro? Deludente come quando Tiziana mi disse no, come quando non mi fecero giocare nemmeno nell'ultimo minuto, a partita abbondantemente vinta.
Forse mi aspettavo troppo. Mi aspettavo che Gary in questo libro superasse addirittura il suo "Biglietto scaduto" che è il mio libro dell'anno 2014, invece ho impattato contro questa storia senza freni, perché la fiducia li aveva disinstallati. Il racconto ha la voce di Momò, un orfano algerino di 10 - 14 anni che vive insieme ad una vecchia puttana a Belleville, circondato dall'affetto di amici di tutte le etnie e di tutti i sessi.
E' probabile che Pennac abbia letto questo libro e vi abbia attinto senza scrupoli per creare il ciclo della famiglia Malaussene, dal momento che racconta la stessa storia e la ambienta nella stessa cittadina ma, come diceva il mio vecchio direttore creativo, chi copia per migliorare è sempre perdonabile. In altre parole, se volete leggere una bella storia di periferia, leggete Pennac, se invece volete sapere qualcosa di importante sui sentimenti umani, e maschili in particolare, leggete "Biglietto scaduto". "La vita davanti a sé" potete lasciarla indietro.