Le bollette dei rifiuti, per i residenti dell'alto Canavese, rischiano di aumentare ancora. Dopo la stangata del 2014, dovuta al passaggio da Asa a Teknoservice, i nuovi conteggi, sollecitati da alcuni Comuni, hanno messo in luce alcuen "disparità". Solo che gli aumenti, sembrerebbero a carico esclusivamente dei piccoli Comuni (e, in particolar modo, per le amministrazioni di montagna). Per questo motivo, nel corso della discussione sul nuovo piano finanziario, è scoppiata una vera e propria guerra tra amministrazioni "grandi" e amministrazioni "piccole".
Di fronte ai nuovi conteggi, una trentina di sindaci dei piccoli Comuni (molti dei quali nelle vallate di montagna) hanno chiesto ai colleghi di dividere gli aumenti con una maggiore equità. «Ci chiedono di ricorrere alla solidarietà – dice il vicesindaco di Castellamonte, Giovanni Maddio – ma in questo modo l’aumento sarà nuovamente a carico di quei cittadini che hanno già pagato». In questo scontro, Castellamonte rappresenta amministrazioni del calibro di Rivarolo e Cuorgnè che, da sole, rappresentano più di un terzo della popolazione complessiva della zona. «La solidarietà si fa all’interno dello stesso Comune a favore delle famiglie che non riescono a pagare la bolletta – precisa il vicesindaco della città della ceramica – le piccole amministrazioni vorrebbero non far pagare i rifiuti ai proprietari delle seconde case. Questo non ci sembra corretto». Insomma, la proposta dei sindaci di montagna verrà sicuramente cassata.
Si va quindi verso lo scontro frontale. Secondo le piccole municipalità gli aumenti sono dovuti a servizi aggiuntivi che l'azienda svolge esclusivamente nei tre Comuni più grandi della zona e trovano ingiusto che il costo venga "spalmato" su tutte le amministrazioni che fanno parte del consorzio ex Asa. In alcune situazioni, però, il conto è raddoppiato da un anno all'altro, con evidenti aumenti a carico dei residenti dei piccoli Comuni. La diaspora dei sindaci rischia di allagarsi ulteriormente nelle prossime ore, con scenari imprevedibili. Alcuni Comuni avrebbero già richiesto di poter affidare autonomamente il servizio di raccolta rifiuti procedendo con un bando di gara esclusivo. In tal caso l'intero consorzio collasserebbe su se stesso.