Multe fino a 500 euro se si spreca l'acqua potabile. Lo ha deciso il Comune di Castellamonte in risposta alla nota della Smat che ha chiesto l'emissione di un'ordinanza per la limitazione dell'utilizzo di acqua potabile. «Il protrarsi delle condizioni di siccità e la mancanza di precipitazioni stanno causando una carenza idrica delle sorgenti che alimentano l'acquedotto comunale - dice il sindaco Pasquale Mazza - è necessario limitare gli usi non essenziali dell'acqua». Da oggi, fino a quando non cesserà l'emergenza, è quindi vietato l'uso della rete idrica pubblica per tutti gli usi diversi dal consumo umano.
Il divieto riguarda, in particolar modo, l'uso di acqua potabile per l'irrigazione di giardini e prati, l'annaffiamento di cortili e piazzali ma anche il riempimento di piscine.
Il Comune invita anche la cittadinanza ad un razionale e corretto uso dell’acqua al fine di evitare inutili sprechi e pertanto raccomanda di controllare il corretto funzionamento dei propri impianti idrici al fine di individuare eventuali perdite occulte; attrezzare i sistemi irrigui del verde con irrigazione a goccia, con sistemi temporizzati; usare lavatrici e lavastoviglie sempre a pieno carico e preferibilmente nelle ore notturne; adottare comportamenti virtuosi ed evitare gli sprechi per tutti gli altri utilizzi.