Il Comune di Castellamonte perde un altro round al Tar Piemonte sulla discarica di Vespia. I giudici hanno accolto il ricorso di Agrigarden contro l'ordinanza del Comune che, un anno fa, aveva intimato all'azienda che gestisce la discarica di demolire un «edificio prefabbricato ad uso uffici ed alloggio custode, pesa e capannone ad uso deposito», realizzati tra gli anni 1995 e 2001 in difformità dai titoli edilizi, nonché la demolizione di una più recente baracca di cantiere. Non verrà abbattuto nulla, se non la baracca di cantiere, anche se gli stessi giudici del Tar confermano: «E’ del tutto pacifico tra le parti che i manufatti oggetto dell’impugnata ordinanza di demolizione siano privi dei prescritti titoli edilizi».
Tuttavia, scrivono i giudici, «è pacifico che si tratta di manufatti strumentali ed indispensabili per la gestione in sicurezza della discarica secondo i criteri dettati dall’Aia di cui la ricorrente è titolare in seguito ad apposita conferenza di servizi, cui ha partecipato anche il comune resistente». Di più: «E' pacifico che, nell’ambito della conferenza di servizi in cui l’Aia è stata rilasciata, la conformazione dell’impianto è stata rappresentata e valutata con la presenza di tutti i manufatti oggi in contestazione (con l’esclusione della baracca di cantiere); al proposito l’amministrazione comunale, pure partecipe del procedimento coordinato, nulla ha rilevato in quella sede».
I giudici bollano come «ampiamente discutibile la condotta dell’amministrazione comunale», perchè nella conferenza di servizi che ha portato all’approvazione dell’Aia non ha sollevato alcuna obiezione sugli edifici abusivi. «Il ricorso deve quindi trovare accoglimento limitatamente alla censurata adozione della sanzione demolitoria, nello specifico contesto ed in relazione ai manufatti che, dalla documentazione dell’Aia, risultano indispensabili per l’esercizio della discarica; l’ordinanza impugnata deve essere confermata quanto alla baracca di cantiere». Solo quindi la baracca di cantiere sarà demolita. Tutto il resto non sarà toccato e la discarica potrà quindi continuare la sua attività.