«Questa notte abbiamo affisso uno striscione recante la scritta "Basta repressione (Anti)Fascista" a Castellamonte, all'indomani della polemica scatenatasi attorno alla maestra elementare che su Facebook si era dichiarata in linea con il fascismo. L'antifascismo, che critica il fascismo per repressione e censura, si comporta in maniera fascista con il fascismo stesso. Paradossi».
Così il gruppo Rebel Firm del Canavese ha preso posizione sul caso della maestra di Rivarossa, schierandosi al suo fianco dopo le polemiche che sono seguite alla comparsa di alcuni post inneggianti al fascismo sul profilo personale dell'insegnante. Lo striscione è stato affisso sulla ringhiera di palazzo Botton, a Castellamonte, ed è stato rimosso in mattinata.
«L’organizzazione tiene infatti a rivendicare quanto la libertà d’opinione sia un diritto non punibile legalmente: attraverso il dialogo si crea conoscenza, attraverso la censura e la punibilità di solo alcune idee si viene a generare risentimento da parte di coloro che non sono liberi di esprimere liberamente il proprio credo ed i propri ideali». Non è la prima volta che il gruppo parla attraverso striscioni. Il primo maggio gli attivisti avevano appeso uno striscione sulla cancellata del centro per l'impiego di Ivrea.