Riceviamo e pubblichiamo una lettera appello che è arrivata direttamente da Ceresole Reale. Racconta di una storia che si trascina purtroppo da diversi anni e che, inspiegabilmente, non trova una sua naturale conclusione. L'ha scritta l'imprenditore Roberto Rolando che ancora attende gli indennizzi per la valanga che travolse Ceresole nel dicembre del 2008...
«Più o meno un anno fa, nella settimana di Pasqua, uscivano una serie di articoli riguardanti il ristoro dei danni subiti dalla mia azienda e dalla mia famiglia in seguito alla valanga di Ceresole Reale del 16 dicembre 2008. Si citava la richiesta di un incontro con gli assessori della Regione Piemonte per avere delucidazioni in merito; l'incontro riuscimmo ad ottenerlo circa un mese dopo con gli assessori Valmaggia e Balocco: ci spiegarono che purtroppo non era previsto nulla in bilancio per la calamità di Ceresole Reale e suggerimmo di inserirlo nel bilancio successivo, perchè la risposta che ci avevano dato era oramai divenuta una prassi consolidata negli anni e una troppo facile giustificazione.
Ci lasciammo con la rassicurazione di ottenere a breve delle risposte. Sono passati mesi e mesi, ho più volte interpellato l'Uncem Piemonte che aveva fatto da intermediaria per l'incontro, ho inviato richieste agli assessorati e al Presidente della Regione sollecitando almeno una risposta, sono intervenuto al convegno organizzato a dicembre dall'Uncem sui borghi alpini, sollecitando un riscontro. Ora è trascorso un altro intero anno e sembra che non ci sia giunta della Regione, nè di destra nè di sinistra, disposta a prendere in mano questa situazione e chiarire finalmente il perchè non si vogliano rimborsare i danni subiti in occasione di quella valanga.
Non ho praticamente più speranza di ottenere una risposta da chi, evidentemente, sembra non volerla fornire; sarebbe però bello poter trovare almeno un consigliere regionale disposto a fare una interrogazione in consiglio riuscendo, magari, ad ottenere una risposta. Fino a questo momento non ho trovato alcuno disposto a prendersi carico di questo fardello, manco si trattasse di una domanda terrificante sull'omicidio di Kennedy. Ci dovrà pur essere una risposta sul perchè si siano rimborsati danni fino alla calamità che mi ha coinvolto e si sia poi ripreso il ristoro di quelli successivi, escludendo categoricamente la valanga di Ceresole; evidentemente la domanda sembra troppo complessa per ricevere una risposta. Vivo il fuoco della speranza e far conoscere a tutti come la Regione Piemonte sta trattando una famiglia di piemontesi che dovrebbe possedere gli stessi diritti degli altri». Rolando Roberto