Il 2013 si chiude con due importanti novità per l’ospedale di Cuorgnè. I lavori di ristrutturazione del pronto soccorso e la nomina del primario nel reparto di medicina. Insomma, il nosocomio cuorgnatese, nonostante i declassamenti, non chiude. Anzi, in controtendenza rispetto al passato, sono previsti (finalmente) degli investimenti.
Partiranno tra una decina di giorni i lavori di ristrutturazione del pronto soccorso. «Si tratta di un intervento necessario – spiega il direttore generale Flavio Boraso – al quale, vista l’età della struttura, non possiamo più rinunciare». E per il nuovo primario, Boraso ammette: «Cuorgnè conta circa 80 posti letto tra lungodegenza e medicina. Ci è sembrato doveroso predisporre la nomina di una figura di riferimento». Caso mai l’assurdo è che, fino a questo momento, l’ospedale è rimasto “scoperto”. Il primario di medicina, infatti, non è mai ufficialmente esistito (dal momento che c’è un solo primario “a scavalco” con Ivrea). L’Asl dovrà adesso approvare l’atto aziendale e avviare la procedura per la nomina.
Inevitabile, invece, la chiusura del reparto di ostetricia e ginecologia. Di questo se ne riparlerà comunque a ottobre del prossimo anno. Non lo ha scelto l’Asl di chiudere Cuorgnè per spostare il punto nascite a Ivrea. Lo ha deciso la giunta regionale e il suo piano di razionalizzazione della spesa sanitaria che ha imposto l’attivazione di un unico punto nascite per tutto l'area del Canavese. Privilegiando (ovviamente) Ivrea.