Sono otto milioni gli italiani che vanno al voto, oggi, per il turno di ballottaggio che deciderà i sindaci delle città più importanti d'Italia. Roma, Milano, Napoli e ovviamente, Torino. Sotto la Mole si sfidano il sindaco uscente, Piero Fassino, e la candidata del Movimento 5 Stelle (primo partito in città) Chiara Appendino. Risultato incerto: la riconferma di Fassino, che fino a qualche settimana fa sembrava quasi sicura, ora è ampiamente a rischio. L'elezione del sindaco di Torino, come previsto dalle normative in vigore, è d'interesse per tutta la provincia e, naturalmente, anche per il Canavese: chi conquista la fascia tricolore della città subalpina, infatti, diventa di diritto il sindaco della Città metropolitana, l'ente che ha sostituito la Provincia di Torino. Di fatto, ai torinesi spetta il compito di eleggere (da soli) quello che sarà il sindaco di tutti.
Si vota solo oggi dalle 7 alle 23.
Alle 12 si era recato alle urne il 14,79% dei torinesi, contro il 14,05% registrato alle 12 del primo turno di quindici giorni fa. Affluenza, dunque, in crescita tra primo e secondo turno, almeno nella prima rilevazione.
UPDATE - Alle 19 ha votato il 39,15% dei torinesi contro il 41,31% del primo turno alla stessa ora. Un calo di un punto e mezzo percentuale.
L'incognita resta ovviamente l'astensionismo, particolarmente marcato nel corso del primo turno. Quindici giorni fa hanno votato 397 mila torinesi, pari solo al 57,1% degli aventi diritto al voto. Solitamente, al turno di ballottaggio, l'affluenza cala ancora di un 10% ma è una media che, questa volta, potrebbe subire uno stop. Anche perchè in questi quindici giorni, ed è sicuramente una particolarità tutta torinese, ben 25 mila residenti sono andati agli uffici anagrafe del Comune per ottenere una nuova tessera elettorale. Lo scrutinio delle schede partirà alle 23, subito dopo la chiusura dei seggi. I dati definitivi dovrebbero arrivare intorno all'una di notte ma è molto probabile che entro mezzanotte si saprà il nome del nuovo sindaco di Torino.