Il reparto di oncologia resta a Ivrea. Sono quindi servite le oltre 22 mila firme raccolte sul territorio a difesa del reparto. Testimonial d'eccezione Fabrizio Cimmino, ex Grande Fratello, cresciuto tra Ivrea e Pavone e maggiordomo di casa Savoia. La direzione sanitaria dell’Asl To4 ha presentato ieri ai 180 sindaci del territorio il piano aziendale che, in base alle direttive della Regione, riorganizza la sanità in Canavese e nelle valli di Lanzo. Il piano conferma sotto le rosse torri la struttura complessa di oncologia, posti letto compresi. Resterà all'ospedale di riferimento del Canavese anche la sala di emodinamica che aprirà 24 ore su 24.
«Io sono un negoziatore – ha esordito Lorenzo Ardissone, direttore generale – proporremo alla Regione questo piano, certi di aver rispettato gli impegni economici e tutti i paletti che ci sono stati imposti». Qualche perplessità sulla nefrologia: è previsto un solo primario (a Ciriè) per tutta l’Asl. Per il resto lo scacchiere vede i diversi ospedali scambiarsi competenze e strutture nel tentativo di mantenere inalterati i servizi. «Il piano guarda a tutto il territorio – sottolinea Ardissone – compreso l’impegno per l’ospedale di Lanzo. Forse è la prima volta che non viene tagliato nemmeno un posto letto».
L'ultima parola, ovviamente, spetta alla Regione che tra ristrettezze economiche e buchi pregressi da sanare, potrebbe anche respingere al mittente il piano dell'Asl To4. Un'eventualità che i sindaci del territorio hanno valutato con forte preoccupazione. Entro lunedì il piano sarà depositato a Torino. Entro fine mese è atteso il responso della giunta Chiamparino. I dubbi maggiori, per la verità, potrebbero riguardare la doppia sala di emodinamica tra Ciriè e Ivrea (inizialmente ne era prevista una sola). Dovendo scegliere è quasi certo che l'attenzione si sposterebbe sul nosocomio ciriacese dove è rimasta la struttura complessa di cardiologia con la presenza del primario.