La Lega Nord di Ivrea, e segnatamente il Movimento Giovani Padani, torna sulla querelle della partecipazione di una classe di liceali alla tappa eporediese del tour di Matteo Renzi. «Non trovo davvero alcuna motivazione valida che spinga un docente a far presenziare la propria classe ad un comizio elettorale», spiega Andrea Cantoni, coordinatore provinciale del Movimento studentesco padano.
«Vorrei ricordare, a chi, come la professoressa responsabile, se lo sia scordato, che Matteo Renzi è un leader di partito, non più il presidente del Consiglio. Cosa che avrebbe reso accettabile la partecipazione degli studenti. E' gravissimo che la preside non sia stata informata dell'iniziativa, come ha dichiarato ai giornali. Così come è grave che nemmeno i rappresentanti d'istituto del Liceo Gramsci lo siano stati, come ho potuto appurare personalmente. Ci auguriamo che siano presi i dovuti provvedimenti nei confronti dell’insegnante».
Il coordinatore dei Giovani Padani contesta la politicizzazione strisciante della scuola. «A mio avviso è utile avvicinare i giovani al mondo della politica, ma non in questo modo. Questo episodio fornisce la prova peggiore dell’infiltrazione di una certa parte politica nella scuola. Oltretutto, gli insegnanti si lamentano sempre della difficoltà di completare i programmi ministeriali, però poi trovano il tempo di portare i loro studenti ai comizi del Pd? Se proprio i professori sono così spinti dal desiderio di far avvicinare i ragazzi alla politica, almeno diano loro una più ampia (e libera) scelta».