A Leini è scontro fra Silvia Cossu, consigliera del M5S e l’assessore al Bilancio Luca Torella. Motivo del contendere gli aumenti sulla tassa rifiuti e l’imposta comunale sulla pubblicità, approvate in consiglio comunale. Secondo la Cossu, la maggioranza, con arroganza, prende decisioni per l’intera comunità senza confrontarsi: «L’amministrazione è incurante delle continue voci di disservizi segnalati dai cittadini ed è completamente prona alla volontà di Seta, accetta la richiesta di aumento da parte della stessa e ovviamente aumenta le tariffe della tassa rifiuti. Non solo - evidenzia la capogruppo pentastellata - decide di aumentare del 50% l’imposta comunale sulla pubblicità e pubbliche affissioni, un ben regalo a tutte le attività commerciali leinicesi che vivono momenti di difficoltà e che continuano a chiudere giornalmente».
Dal canto suo l’assessore Torella si difende, dicendo di aver agito solo nell’interesse dei cittadini: «Nessun amministratore deciderebbe di aumentare la tassa sui rifiuti se questo non fosse strettamente necessario. Non siamo autolesionisti. Siamo stati obbligati a farlo a causa della revoca dell’appalto alla società Econord. Con l’ingresso della nuova società appaltatrice - argomenta l’assessore - il previsto aumento è di circa 8 euro all’anno per un componente che vive in 80 metri quadrati. Aumento che ci permetterà il mantenimento dell’attuale servizio. Rispetto all’imposta comunale sulla pubblicità, questa amministrazione, dal 2019, ha ripristinato gli incrementi tariffari applicati sin dalla fine degli anni ’90, ma resi illegittimi dalla sentenza della Corte Costituzionale dal 2018. Preciso inoltre che le insegne di esercizio che indicano l’attività ma che non fanno pubblicità, sotto i 5mq non pagano».
Torella non si sottrae dal rispondere alle critiche mosse dalla Cossu sulle scelte operate dall’amministrazione per quanto riguarda le spese per il funzionamento del Teatro Pavarotti, coperte per quasi il 90%, e alle accuse che il Comune lucrerebbe per il 40% sui campi di calcio e di conseguenza sulle associazioni e sulle famiglie che decidono di far praticare sport ai loro figli. «Investire in cultura - replica - significa investire nel futuro. Non è superfluo, è necessario. Quando non lo si fa il livello culturale di un paese si abbassa e i segnali negativi sono tangibili. L’amministrazione ha deciso di coprire buona parte delle spese di gestione del teatro per dare la possibilità alle scuole di accedere quasi gratuitamente agli spettacoli e alle associazioni territoriali di utilizzare lo spazio ad un prezzo agevolato. Per quanto concerne i campi di calcio, ricordo alla consigliera Cossu, che le tariffe per il loro utilizzo sono popolari e servono a coprire le spese di manutenzione e servizi». (S.i.)