L’opposizione critica aspramente il bilancio di previsione, votato nell’ultima seduta del Consiglio del 12 aprile scorso. «Non prevede investimenti per garantire una migliore qualità della vita dei cittadini, nè per un corretto sviluppo del territorio», commentano Valter Campioni e i suoi colleghi di minoranza, mentre l’Amministrazione sottolinea che sono stati previsti investimenti importanti, ma senza incidere sul livello di imposizione fiscale.
«Questo bilancio rappresenta un passo indietro rispetto alla gestione del Cim – continuano dall’opposizione - I servizi preesistenti sono spariti. Dal Commissario di Polizia locale con un ufficio a disposizione dei cittadini aperto tre volte la settimana, alla presenza di un geometra che seguiva lavori pubblici ed era a disposizione dei problemi dei cittadini, alle molte iniziative culturali venute meno, per non parlare del controllo del territorio totalmente assente e di nessun nuovo servizio a disposizione dei mappanesi».
Campioni, poi, punta il dito sulle spese a carico della cittadinanza. «La principale scelta di questa Amministrazione finora realizzata, per le tasche dei mappanesi, è rappresentata dalle risorse impegnate per gli avvocati, delegati a svolgere le funzioni proprie della pletora di amministratori mappanesi, pari a 260.400 euro nel triennio. E la previsione di spesa del costo degli amministratori sino al fine 2018, è pari a 209.180 euro – precisa, prima di puntare il dito sui costi della Tari –
La proposta sui rifiuti è il paradigma del fallimento di questa amministrazione. Invece di perseguire la riscossione si aumenta del 10% la tariffa alle famiglie a compensazione di quelle che invece la tassa non la pagano. Si spendono 66mila euro all’anno per collocare rifiuti speciali negli eco centri dei comuni cedenti invece di localizzare in paese una eco stazione mobile un giorno a settimana con costi pari a 10mila euro l’anno».
La maggioranza, dal canto suo, sottolinea la sostenibilità economica del documento finanziario per il 2018. «Il totale delle Entrate previste in bilancio ammonta a circa 8 milioni euro di cui circa 5 milioni e mezzo tra partite correnti ed entrate extratributarie – precisa in una nota – Questo risultato è stato raggiunto senza l'aumento delle imposte a livello generale. La difficoltà maggiore nel conseguire questo obiettivo, è stata riscontrata nel l'armonizzazione delle diverse aliquote e tariffe derivanti dalla situazione precedente l'istituzione del comune, prime su tutte Imu e Tari. Su quest'ultima in particolare c'è da dire che il contratto di appalto in essere tra consorzio Bacino 16 e Seta ha lasciato pochissimo margine di manovra. Questo bilancio non è ancora in grado di esprimere la piena programmazione degli investimenti previsti dall'amministrazione, in quanto per questioni tecniche, non avendo ancora una quantificazione degli oneri di urbanizzazione certa e precisa, non si è potuto stanziare delle somme concernenti investimenti, se non quelle relative all'avvio di studi di fattibilità. Siamo certi di aver correttamente programmato un piano di spese adeguato alla potenzialità ed alle esigenze del nostro Comune».