Altri richiedenti asilo in alto Canavese? I Comuni fanno quadrato: «No, grazie». La scorsa settimana sindaci e amministratori locali hanno dato mandato al Ciss38, il consorzio dei servizi socio assistenziali, di scrivere al prefetto sulla questione migranti. Lo ha annunciato ieri sera, in consiglio comunale, il vicesindaco di Rivarolo Canavese, Edo Gaetano: «Martedì scorso c'è stato un incontro con tutt i sindaci dopo le proiezioni della prefettura sull'ipotetica distribuzione dei richiedenti asilo in tutti i Comuni della provincia».
Nel corso della riunione sono emerse diverse proposte per fronteggiare il problema accoglienza. «La prima era quella di una gestione diretta da parte dei Comuni ma molti sindaci non se la sono sentita anche perché è difficile spiegarlo alla cittadinanza - ha detto Gaetano - così siamo arrivati alla mediazione di dare mandato al Ciss38 per manifestare al prefetto le nostre ragioni. Questo territorio ha già soddisfatto i 2,5 profughi ogni mille abitanti previsti dal piano nazionale. Abbiamo fatto la nostra parte». Il vicesindaco ha sottolineato le problematiche relative all'inserimento di eventuali migranti in realtà particolari del Canavese, come, ad esempio, i Comuni di montagna inseriti nella lista della prefettura, come Ceresole Reale, Ribordone o Ingria.
Nella lettera il Ciss38 chiederà al prefetto anche una maggiore trasparenza nell'invio dei richiedenti asilo. «Abbiamo chiesto al prefetto un'informazione preventiva perché sono anni che il fenomeno ci cade sulla testa senza possibilità di intervento - ha aggiunto Gaetano - dal momento che si tratta di una questione che riguarda tutto il nostro territorio, i sindaci hanno deciso che il Ciss38 dovrà essere l'interlocutore privilegiato con la prefettura». Oggi sul territorio dell'alto Canavese che fa riferimento al Ciss38 sono ospiti 335 profughi.