Una corona di fiori appesa alla targa di via Martiri delle Foibe. E' stata apposta stamane dai consiglieri di minoranza del gruppo «Riparolium», accompagnati dal papabile prossimo candidato sindaco Fabrizio Bertot, per commemorare la Giornata del Ricordo. Un'iniziativa voluta in aperta contestazione nei confronti dell'Amministrazione Rostagno, rea di aver sempre ignorato la ricorrenza del 10 febbraio.
«Il nostro gesto è assolutamente dovuto in considerazione della totale assenza di interesse da parte della Giunta, che non ha mai voluto commemorare questa tragedia che ha colpito gli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia alla fine della Seconda guerra mondiale - ha commentato il consigliere Martino Zucco Chinà - mi spiace ancora di più alla luce delle dichiarazioni rese dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella proprio per commemorare la Giornata del Ricordo. Evidentemente le sua parole a Rivarolo hanno trovato le porte sbarrate».
Aldo Raimondo, dal canto suo, prende di mira direttamente la componente leghista dell'Amministrazione che guida Rivarolo da cinque anni. «Mentre il ministro dell'Interno Matteo Salvini va giustamente a commemorare le vittime dei partigiani comunisti slavi alla Foiba di Basovizza, l'assessore finto-leghista Claudio Leone si dimentica della Giornata del Ricordo - ironizza - del resto, non mi viene in mente, in questi anni di mandato, un solo provvedimento che giustifichi il sostegno della Lega a questa giunta di sinistra».
Con Raimondo e Zucco Chinà, hanno voluto prendere parte alla cerimonia improvvisata alcuni amici e simpatizzanti del gruppo di Riparolium. Fra essi, l'ex-sindaco Fabrizio Bertot. «Ho voluto essere qui per testimoniare la mia vicinanza alle vittime di una tragedia che da questa parti evidentemente è stata dimenticata - ha commentato - Per fortuna, a livello nazionale, grazie anche alla diffusione del film "Rosso Istria", finalmente sta calando il velo di oscurantismo calato in maniera strumentale nel corso degli anni da parte di certa Sinistra. Dobbiamo però prendere atto che Le Foibe sono ancora tema di dibattito tra chi commemora e chi nega l'accaduto. Speriamo che dal prossimo anno ci si limiti a ricordare semplicemente la tragedia che ha coinvolto migliaia di famiglie colpevoli del solo fatto di essere italiane».