Proprietari dei piccoli negozi del centro storico di Rivarolo Canavese contro il Comune. O meglio, contro la disposizione del regolamento edilizio che impone la realizzazione del bagno per i disabili. Una norma che viene applicata nel momento in cui il negozio cambia affittuario, indipendentemente dalla tabella merceologica. «L’ufficio tecnico pretende un nuovo servizio igienico di almeno 3,24 metri quadri, più l’antibagno - dicono i proprietari - c’è chi ha speso migliaia di euro per creare i nuovi servizi, con la prospettiva di ammortizzare le spese dopo parecchi anni. Paradossalmente vecchi bar continuano ad avere toilette al limite dell’accessibilità».
Secondo una parte dei negozianti, la norma potrebbe scoraggiare l’arrivo di nuovi imprenditori. La riprova? I tanti negozi sfitti anche nella centralissima via Ivrea. «Di questo passo si aggiungeranno altre vetrine spente». I proprietari dei negozi annunciano di voler incaricare un professionista per elaborare una proposta di modifica al regolamento edilizio. «La giunta Rostagno vuole chiudere via Ivrea alle auto, senza considerare che, di questo passo, chiuderanno prima i piccoli negozi».
Non è dello stesso avviso il sindaco Alberto Rostagno. «Con riferimento al comunicato ricevuto (a firma Guido Novaria) dal titolo: “addio ai piccoli negozi nel centro storico di Rivarolo, mi permetto di chiarire che il tema sollevato è conosciuto dalla mia amministrazione ed è seguito in modo particolare dall’assessore all’Urbanistica Francesco Diemoz. L’abbattimento delle barriere architettoniche è normata con la legge 13, fin dal 1989. Il DPR 380 (testo unico in materia edilizia) ha ribadito e posto l’accento sulla necessità, in materia edilizia, di tutelare le persone con disabilità. Una revisione ponderata della normativa attualmente in vigore, per quanto di competenza comunale, può essere studiata, nell’ottica, da me auspicata, di non disincentivare il recupero del costruito e la nuova apertura di locali commerciali, in particolare nel centro storico cittadino. Tali aspetti, potranno essere solo affrontati in varianti di ampio respiro degli strumenti pianificatori comunali (Prgc, Rec e regolamenti in materia commerciale), in aderenza alla sovra ordinata legislazione urbanistica regionale e nazionale.
La mia giunta pone attenzione alle richieste dei commercianti, cercando tutte le soluzioni possibili ma, in ogni caso, sarà sempre sensibile alle problematiche inerenti l’abbattimento delle barriere architettoniche, per salvaguardare i diritti di tutti i cittadini, anche di quelli che nella vita sono stati meno fortunati».