Giovedì 22 novembre alle ore 21, a Volpiano in Sala Polivalente (via Trieste 1), per «Volpiano in Musica 2018» il Teatro Regio di Torino propone lo spettacolo «Migranti. Quando a partire eravamo noi», con Cristiana Cordero (soprano), Daniela Valdenassi (mezzosoprano), Giancarlo Fabbri (tenore), Davide Motta Fré (basso), Giulio Laguzzi (pianoforte). Ingresso libero.
Sottolinea la presentazione di Monica Luccisano: «Questa è una storia di migranti, una storia raccontata in musica. Canzoni come "Santa Lucia luntana" o "Mamma mia dammi cento lire" ritraggono lo sguardo malinconico del migrante, che dalla nave vede il borgo della terra patria farsi sempre più piccolo all'orizzonte, o l'idea terribile del naufragio. La nostalgia di casa era un sentimento mai sopito, anche dopo aver costruito una vita e una famiglia: emerge, ad esempio, nella conservazione del dialetto, come testimoniano le canzoni "Ma se ghe penso" (dedicata a Genova) e "Porta un bacione a Firenze", una dichiarazione di appartenenza, un richiamo forte alle radici linguistiche».
Italiani, popolo migrante: un fenomeno che nell’ arco di un secolo, dal 1876 al 1976, assunse la forma di un vero e proprio esodo, prima verso terre lontane, poi con i treni del sole che portavano i lavoratori verso le fabbriche del Nord. Gli italiani abbandonavano la propria casa e la propria terra in cerca di un avvenire migliore, e attraverso la loro musica si può leggere una storia che ci tramanda sentimenti, aspirazioni, nostalgia e fiducia per il futuro. Oggi come allora, la musica serve a raccontare i sogni e le speranze di coloro che, legata la valigia con abiti e sogni, si imbarcano su un gommone per cercare la sopravvivenza in una patria diversa, lontana dalla loro terra d’origine.