Nelle prossime settimane, per il settimo anno consecutivo, il Servizio Tutela Fauna e Flora e il Servizio pianificazione e gestione rete ecologica e aree protette della Città Metropolitana di Torino attiveranno una campagna di tutela dei rospi e delle rane durante la migrazione riproduttiva, grazie alla posa di barriere temporanee che convogliano i selvatici verso i “rospodotti”, strutture che consentono agli anfibi di evitare di essere schiacciati dagli autoveicoli quando attraversano le strade extraurbane.
“Le specie maggiormente coinvolte nella migrazione sono il Rospo comune, la Rana dalmatina e il Rospo smeraldino” spiega Elisa Pirro, Consigliera metropolitana delegata alla Tutela della fauna e ai Parchi e aree protette. I batraci vengono “convogliati” con apposite reti verso i rospodotti o verso strutture preesistenti, che permettono il superamento delle strade nel viaggio dai siti di svernamento agli abituali luoghi di riproduzione e nel ritorno. Le operazioni del Servizio Tutela Fauna e Flora vengono effettuate nei territori dei Comuni di Pertusio, Vidracco, Vistrorio, San Giorio di Susa, Rosta e Buttigliera Alta. Il Servizio pianificazione e gestione rete ecologica e aree protette interviene invece nel territorio del Parco naturale del Lago di Candia.
Il monitoraggio ha evidenziato realtà meritevoli di tutela, quali Pertusio, Vidracco e Vistrorio, dove persiste un fenomeno migratorio importante: un migliaio di individui per ciascuna località. I rospi sono determinanti per il mantenimento dell’equilibrio ecologico del territorio e della sua biodiversità. Svolgono un’azione di controllo delle popolazioni di insetti che vivono nelle zone umide, come le zanzare, ma si nutrono anche di altre specie dannose per l’agricoltura, come le lumache. Sono inoltre preziosi indicatori dello stato ambientale, perché la permeabilità della loro pelle li rende assai sensibili agli agenti tossici e ai cambiamenti climatici e ambientali.
Il rospodotto di Candia
Intorno al 2000, lungo la Strada Provinciale 84 Candia-Caluso vennero installate barriere artificiali mobili a tutela delle centinaia di rospi e rane dalmatine che, durante la migrazione riproduttiva, si dirigono verso le sponde del lago di Candia per deporre le uova. La Consigliera Elisa Pirro ricorda che “grazie ai finanziamenti della Misura 323 del Programma di sviluppo rurale 2007-2013 della Regione Piemonte, la Città Metropolitana di Torino ha rinnovato e reso più efficiente il rospodotto”. Per consentire agli animali di superare incolumi la strada, sono state collocate sotto il manto stradale alcune canaline di cemento con una griglia di aerazione in ghisa. I vantaggi della soluzione adottata sono la salvaguardia degli animali che attraversano la strada, la facilità di manutenzione, l’umidità e l’illuminazione simili a quelle dell’esterno (il che attira gli animali). Il Servizio Pianificazione e gestione rete ecologica e aree protette ha collocato ai bordi della carreggiata le nuove barriere temporanee che convogliano gli anfibi agli ingressi dei tunnel, garantendone l’incolumità pur in assenza di una sorveglianza diretta da parte di volontari o tecnici. La Consigliera Pirro sottolinea “la fondamentale importanza in tutta l’operazione della collaborazione delle Guardie Ecologiche Volontarie coordinate dalla Città Metropolitana”.