ALBIANO - Nessuna responsabilità del Comuni (e di Regione e Città metropolitana) nel fallimento del progetto Mediapolis. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato confermando una sentenza del Tar Piemonte. La società Mediapolis aveva presentato ricorso chiedendo un risarcimento di 17 milioni di euro per le lungaggini burocratiche che, di fatto, fecero saltare la realizzazione del grande parco a tema vicino alla bretella autostradale Ivrea-Santhià.
Per i giudici, invece, non c'è stata responsabilità da parte delle amministrazioni pubbliche: «L’arresto dell’iter procedurale - recita la sentenza - è causalmente riconducibile, per un verso, alla oggettiva complessità del programma da realizzare e all’elevato numero delle amministrazioni coinvolte nell’accordo di programma azionato e, per altro verso, al comportamento negligente della società appellante». La richiesta di risarcimento vedeva coinvolti oltre a Regione Piemonte e Città metropolitana di Torino anche i Comuni di Comuni di Albiano, Ivrea, Caravino e Vestignè.
Cala definitivamente il sipario sul parco dei divertimenti rimasto per vent'anni sulla carta. Il progetto, osteggiato in prima battuta dagli ambientalisti, anche a causa dei ritardi e delle beghe giudiziarie, è stato affossato dai debiti. Negli auspici dei progettisti, così come avvenuto per Gardaland o per Mirabilandia (nel cuore della Romagna), il parco avrebbe dovuto trainare l'economia locale, spostando l'asse della zona ex Olivetti verso una nuova rinascita. Gli stessi terreni di Mediapolis, andati all'asta nel 2018, sono stati poi acquisiti da un imprenditore agricolo.