BANCHETTE - Restaurata Villa Rossi, una delle quattro ville commissionate nel 1959 da dirigenti dell'Olivetti all'Ufficio Consulenza Case Dipendenti (Uccd), costruite tra il 1960 e il 1961. Situata sulle colline di Banchette, Villa Rossi è parte dell'audace visione di Adriano Olivetti per una città industriale moderna. Nel 2018 è stata inclusa nella buffer zone del patrimonio dell'umanità Unesco di «Ivrea Città industriale del XX Secolo». L'architetto Enrico Giacopelli di G Studio ha guidato il restauro di Villa Rossi con l'obiettivo di preservare le sue caratteristiche originali e migliorarne l'efficienza energetica.
Il progetto di restauro si è concentrato sulle facciate, i frangisole, le parti metalliche e il muro di cinta. Le facciate in grès sono state restaurate, e i componenti in terracotta smaltata danneggiati sono stati ripristinati. Gli interni sono stati adeguati alle esigenze contemporanee, con attenzione al mantenimento degli arredi originali. Il progetto ha anche affrontato il miglioramento energetico, portando Villa Rossi alla classe B con interventi come l'isolamento con sughero e la correzione dei ponti termici. Gli infissi originali sono stati restaurati, e la copertura è stata rinnovata per migliorare l'efficienza termica.
Nel 2020, dopo essere stata per oltre cinquant'anni la residenza della famiglia del committente, Villa Rossi (nella foto di Fabio Oggero) è stata affidata a G Studio per un progetto di adattamento alle necessità contemporanee. Un elemento significativo è il muro di cinta della proprietà, lungo circa 65 metri, che presenta un bassorilievo ispirato al celebre marchio Olivetti, la spirale greca disegnata da Marcello Nizzoli nel 1954.