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BARBANIA - Che fine ha fatto il telone con l’immagine di Bernardino Drovetti? Esposto a Barbania in occasione dei festeggiamenti per i 200 anni di fondazione del Museo Egizio è sparito nel nulla. La gigantografia, alta 20 metri e larga 12, donata al Comune due anni fa al termine dei lavori di restauro, è stata posata a maggio sulla collina all’ingresso del paese, proprio per testimoniare il legame tra la comunità di Barbania e il suo famoso concittadino.

L'amara scoperta è avvenuta quando, dopo aver lasciato il telone ad asciugare dalla pioggia e piegato, il personale è tornato a recuperarlo. Si tratta di un telo che non ha alcun valore economico e che forse è stato preso per coprire masserizie o legna. Il sindaco di Barbania ha comunque sporto denuncia ai carabinieri. Di fatto il furto rappresenta un duro colpo per la comunità, che vedeva in quella gigantografia un simbolo del legame con il proprio illustre cittadino e con il Museo Egizio di Torino, uno dei più importanti al mondo.

Bernardino Drovetti, nato a Barbania nel 1776, fu un diplomatico e avventuriero italiano. Servì come console generale di Francia in Egitto durante l'epoca napoleonica, dove raccolse una vasta collezione di reperti archeologici. Le sue collezioni, comprendenti statue, papiri e mummie, formarono la base del Museo Egizio di Torino, inaugurato nel 1824. Drovetti è ricordato non solo per il suo contributo alla nascita del museo, ma anche per aver portato alla luce tesori inestimabili dell'antica civiltà egizia, rendendo Torino un centro di eccellenza per gli studi egittologici. Morì nel 1852, lasciando un'eredità culturale duratura.