BORGIALLO - Alberi abbattuti in maniera indiscriminata a Borgiallo. La denuncia arriva dall'associazione ambientalista «Amici della Terra – Club Amici della Riserva della Vauda» che parla di «ennesimo scempio» su un lungo tratto della strada provinciale 45. «Un vasto bosco misto di pini, larici, abeti e castagni, alcuni dei quali secolari, è stato raso al suolo, come sempre accade in questi casi, in nome della sicurezza stradale. Riteniamo tale aspetto prioritario, ma che senso ha tagliare tutte le piante, compresi polloni di castagno di pochi centimetri di diametro?».
«Non ci risulta sia stata fatta una perizia tecnica per verificare il reale stato di pericolosità degli alberi, tanto più che, anche in base ad una nota esplicativa del ministero dei trasporti – denuncia l'associazione ambientalista – il nuovo Codice della Strada e il relativo Regolamento di attuazione vietano la piantumazione di nuovi alberi ai bordi delle strade, ma non impongono obbligatoriamente di eliminare quelli già esistenti. Procedere come in questo caso ad un taglio indiscriminato della vegetazione appare del tutto ingiustificato e insensato anche dal punto di vista della tutela paesaggistica e della prevenzione del rischio idrogeologico».
Circostanza, questa, tornata d'attualità dopo l'ondata di maltempo che ha coinvolto tutto il nord Italia. «Negli anni, altri tagli boschivi lungo la provinciale 45 hanno contribuito a creare smottamenti dei pendii e cedimenti del fondo stradale, che hanno portato alla realizzazione di scogliere protettive da parte della stessa Città Metropolitana con un notevole dispendio di denaro pubblico e disagi per la circolazione. Di fronte ad una crisi climatica drammatica il danno ambientale sarà amplificato perché una foresta è in grado di immagazzinare l’acqua come una spugna e contribuire alla termoregolazione di temperature, soprattutto estive, sempre più torride».