BORGOFRANCO D’IVREA - E’ stata una nottata movimentata quella vissuta tra venerdì 20 e sabato 21 dicembre 2024 a Borgofranco d’Ivrea. Un mezzo pesante ha abbattuto una ringhiera di un balcone di una palazzina in via Aosta. Per fortuna non ci sono stati feriti.
A dare notizia di quanto avvenuto è stato il sindaco, Fausto Francisca: «Questa notte si è rischiato una tragedia. Un tir o un mezzo speciale ha abbattuto una ringhiera posta in via Aosta, su un balcone sporgente sulla statale 26, che porta verso Francia e Svizzera. Per fortuna non è precipitata sulla carreggiata. Eppure tutti lo sanno che i tir ed i mezzi speciali non dovrebbero transitare in via Aosta e via Torino, strade cittadine, nel centro storico».
Il proprietario dell’abitazione ha avvisato di quanto accaduto il sindaco e l'Anas e ha provveduto a rimuovere la ringhiera danneggiata e a rischio di crollo in strada. «Da anni si parla di circonvallazione, da anni si chiede un casello a Bajo Dora – spiega Fausto Francisca - Da anni si propongono e si conoscono le alternative al passaggio di camion di grossa dimensione in centro paese che provocano crepe nei muri, abbattimento di balconi, sfondamento di tombini e fognatura. Lo sanno al Ministero, sicuramente dalla primavera scorsa quando come sindaco ho richiesto ufficialmente la circonvallazione. Lo sa la Regione, perché l'assessore Gabusi ha appoggiato con un lettera ad hoc la richiesta. Lo sa la Città Metropolitana di Torino perché ha partecipato al piano speditivo da attuare in occasione di blocco della frana di Quincinetto. Lo sa il prefetto che ha partecipato alla stesura del piano. Da anni di parla di casello di Bajo Dora, da anni esiste lo studio di fattibilità Anas della circonvallazione di Borgofranco con due sovrappassi ferroviari. Eppure tutto è come sempre».
Il bilancio è pesante per il borgomastro: «Agli almeno quattro morti negli ultimi anni, solo nel tratto del centro storico di Borgofranco, provocati da una carreggiata di 5 metri e mezzo, il minimo per il transito di due tir in senso contrario, che costringe alcuni marciapiedi a ridursi a 30 centimetri di larghezza, se ne vogliono aggiungere altri? È evidente che bisogna intervenire subito. Non bastano le ordinanze del sindaco. Tutti gli enti debbono trovare le risorse necessarie (Pnnr) e la volontà politica per risolvere il problema che è noto a tutti. Con meno di 500 mila euro, collegando le due rotonde della Città Metropolitana di Torino con l' autostrada, i tir ed i mezzi eccezionali potrebbero essere dirottati fuori dal centro di Borgofranco. Tempi brevissimi per i lavori che, utilizzando piano speditivo, dirotterebbero il traffico pesante a nord di Montebuono. Per la circonvallazione i tempi potrebbero essere più lunghi. Speruma!»