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BRANDIZZO - Il tecnico Antonio Massa, caposcorta di Rfi e tra i principali indagati per la strage di Brandizzo dello scorso 30 agosto, è stato licenziato dall'azienda. Quella notte avrebbe dovuto vigilare sul corretto svolgimento dei lavori di manutenzione da parte degli operai Sigifer e, soprattutto, avrebbe dovuto autorizzare l'avvio del cantiere appena passato l'ultimo treno.

Invece, nonostante l'autorizzazione negata da parte della funzionaria della stazione di Chivasso, gli operai scesero comunque sui binari senza sapere che, in realtà, l'ultimo treno doveva ancora transitare alla stazione di Brandizzo. Il licenziamento è stato adottato dall'azienda al termine di un iter procedimentale che viene attivato solo in alcuni casi specifici, tra i quali i casi di infrazioni e violazioni di principi, regole o procedure. Proprio quello che pare sia successo a Brandizzo.

Massa, al momento formalmente in mutua, perderà il posto di lavoro a partire dal prossimo 20 ottobre. Per Rfi si tratta, a tutti gli effetti, di un licenziamento «per giusta causa». Ora i legali dell'uomo valuteranno le prossime mosse. Massa, al momento, seppur indagato, non è stato ancora interrogato in procura a Ivrea nell'ambito dell'inchiesta aperta per la morte dei cinque operai.