BROSSO - Coincidenze «fantasma», studenti stipati come sardine su bus strapieni e addirittura ogni tanto costretti a scendere e proseguire a piedi. Monta la polemica in Valchiusella. Pagano regolarmente l'abbonamento al servizio di trasporto in pullman, ma di fatto arrivano spesso alle rispettive scuole superiori di Ivrea in ritardo sull'orario d'inizio delle lezioni. Succede agli studenti di Brosso, una decina in tutto.
Sono loro stessi a raccontare la loro piccola odissea quotidiana. Salgono sul bus in paese alle 7, quindi sono costretti, per andare a lezione nella città delle Rosse Torri, ad un cambio mezzo a Lessolo. E' il primo momento critico della giornata. Capita, infatti, che questo autobus, diretto a Ivrea e transitante per Lessolo, parta prima dell'arrivo dell'automezzo dalla Valchiusella, lasciandoli, in caso di manacata coincidenza, appiedati. E a quel punto non resta che telefonare a genitori, zii, nonni o parenti per trovare un passaggio in auto a scuola, con inevitabili disagi per le famiglie lavoratrici.
Ogni tanto non basta nemmeno cogliere al volo la coincidenza. A bordo del autobus capita di essere stipati insieme con altri coetanei e di fare il viaggio a scuola in piedi. Addirittura, lo scorso mercoledì mattina, l'autista del pullman partito da Traversella ha invitato gli studenti di Brosso, saliti a Vico, a scendere ad Alice per non affollare troppo il mezzo. È poi stato uno dei genitori degli allievi a caricarli in auto per accompagnarli a Ivrea.
Qualche mamma e papà hanno deciso di arrangiaresi da soli e si sono così organizzati per portare a turno in auto i propri figli fino a Vico-Valchiusa, dove alla stessa ora da Traversella transita un pullman diretto a Ivrea, con fermate a Rueglio e Alice. L'unico modo (quasi) sicuro per arrivare in città in tempo utile per consentire agli studenti di entrare in classe senza ritardo. Restano però i disagi della maggioranza degli utenti e la necessità di risolvere la criticità in tempi brevi.