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BUROLO - Dopo un primo incontro informativo avvenuto la scorsa settimana, Carrefour ha comunicato ieri alle organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl, UILTuCS Uil di Torino, l’apertura della procedura per l’avvio della cassa integrazione straordinaria per circa 850 dipendenti in sei ipermercati dell'area metropolitana torinese che, secondo l’azienda, sarebbero in crisi visti i fatturati e le vendite in calo rispetto allo scorso anno. In Canavese il provvedimento riguarda il punto vendita di Burolo.

Pur prendendo atto dei dati comunicati dall’azienda, le organizzazioni sindacali hanno richiesto di poter conoscere quale tipo di investimenti l’azienda intende mettere in campo al fine di risollevare le sorti dei 6 punti vendita e come intende agire anche sull’organizzazione del lavoro che, a nostro parere, necessita di essere condivisa insieme alle rappresentanze delle lavoratrici e dei lavoratori. «Le risposte arrivate dall’azienda sono state fumose e poco convincenti, per questo abbiamo chiesto un incontro immediato, così come previsto dalla procedura avviata di Cassa Integrazione Straordinaria, che si svolgerà lunedì 22 Gennaio - fanno sapere i sindacati - non ci stupisce che l’azienda, come spesso succede, non abbia compreso le proposte avanzate dalle rappresentanze sindacali che con grande senso di responsabilità hanno provato a ricercare delle soluzioni alternative all’utilizzo degli ammortizzatori sociali».

«Auspichiamo che Carrefour non intenda proseguire unilateralmente con la gestione della cassa integrazione e che, inoltre, si renda disponibile a non penalizzare economicamente le lavoratrici e i lavoratori che, tra l’altro, aspettano il rinnovo contrattuale da 4 anni con salari fermi al 2019. In tal senso troverà in queste Organizzazioni Sindacali un fermo oppositore pronto a contrastarla in tutte le sedi e con tutti gli strumenti di Legge a disposizione», aggiungono Cgil, Cisl e Uil.

«Carrefour Italia comunica di aver avviato la richiesta di attivazione della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per 6 ipermercati dei 43 punti vendita diretti della Regione Piemonte: Burolo, Torino Corso Montecucco, Nichelino, Grugliasco, Collegno e Moncalieri Rossi - dice l'azienda - la cassa integrazione avrà una durata massima di 12 mesi per un ammontare ristretto di ore lavoro complessive in ciascun punto vendita, per un impatto sulle ore lavorate pari al 4% del totale ore lavorate dei dipendenti diretti impiegati in Regione Piemonte. La richiesta si rende necessaria dalla crescente complessità dello scenario economico complessivo, unitamente all'esigenza di semplificare e ottimizzare l'organizzazione delle attività in punto vendita del formato Iper al fine di assicurarne la sostenibilità economica e la continuità operativa. L’azienda conferma di voler continuare a consolidare la propria presenza in Piemonte e si rende disponibile ad un confronto con tutte le istituzioni competenti interessate».