CALUSO - Due fattori climatici hanno caratterizzato l’annata vitivinicola 2023 in Piemonte: le temperature record e la siccità prolungata. Nessuna inversione di tendenza rispetto all’anno prima, se non nella raccolta delle uve: questa volta il clima ha inciso fortemente facendo diminuire la produzione di circa il 14%. Sono stati 2,06 milioni gli ettolitri prodotti contro i 2,26 milioni del 2022. La 2023 è un’annata che i tecnici definiscono «molto buona» assegnando alle uve una media qualitativa di «otto stelle» su dieci. Questa in sintesi l’analisi fatta da enologi, agronomi e giornalisti di settore in L’Annata Vitivinicola in Piemonte 2023, l’annuale pubblicazione curata da Vignaioli Piemontesi e Regione Piemonte in cui si analizzano dati tecnici e valutazioni sulla vendemmia appena passata e sull’andamento economico generale del comparto vitivinicolo.
«Per l'Erbaluce, il vitigno bianco principe dell'alto Piemonte, si è tornati, con il 2023, a ritmi normali nella vendemmia, forse anche grazie a un germogliamento nuovamente avvenuto con lieve ritardo e soprattutto a una fase di fioritura che per questa varietà non è stata “rose e fiori” - spiegano nella relazione annuale i Vignaioli Piemontesi con il contributo di Luciano Laiolo, della Cantina della Serra di Piverone - la produzione potenziale, vista anche quella elevata del 2022 e la sofferenza patita da questo vitigno che ha bisogno di sfogare il suo vigore, non è stata particolarmente alta. La maturazione non è proceduta rapida e sicura come abbiamo visto in altre annate. Per questo dobbiamo attenderci gradazioni alcoliche nei vini prossime soltanto ai 12,5 gradi in volume, il che non rappresenta necessariamente un fattore negativo».
«La nota positiva, in contrapposizione, è legata alle acidità che pur presentandosi all’inizio dei controlli di maturazione su livelli medio-bassi, hanno terminato la loro corsa in prossimità degli 8 g/l in acido tartarico, con valori solo lievemente più alti nei vigneti a pergola del Canavese, mediamente anche più carichi. Ottima la vendemmia per le basi spumante che è iniziata a fine agosto, e che è ritornata alla norma, alla fine della seconda decade di settembre, per le uve destinate alla vinificazione tradizionale. Sotto il profilo sanitario l’annata è da definire ottima nel complesso, anche se l’eccessiva compattezza del grappolo quest’anno ha creato qualche problema in più nel periodo finale, soprattutto per le uve destinate all’appassimento. Si segnala anche un incremento molto grave di danni da fauna selvatica che pare abbia eletto questo vitigno come il suo
preferito».
Alla fine il punteggio complessivo dell'Erbaluce è di 87 punti. 100 per quantità, 90 per i profumi, 95 per l'acidità, 80 per sanità e rapporto zuccheri, 75 per gli zuccheri. Tutti i dati sono disponibili CLICCANDO QUI.