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CALUSO - Si chiude con un'assoluzione piena il processo nei confronti di Massimiliano Boaglio, dell'omonimo studio di Caluso. Assolto su tutti i capi d'accusa per i quali ha rinunciato alla prescrizione. Assolte anche la sorella Giuliana imputazioni e la dipendente Simona Ventre. E' la sentenza pronunciata ieri dal tribunale eporediese. L'inchiesta della procura di Ivrea risale al periodo 2016-2018.

A quel tempo molti imprenditori e partite Iva della zona si videro recapitare le cartelle di Equitalia per le tasse non pagate: tasse che i professionisti erano convinti di aver già saldato tramite lo studio Boaglio. Secondo le indagini della procura i professionisti avrebbero celato le posizioni debitorie dei clienti. Da lì è partita la denuncia allo studio che finì con il portare a Caluso anche alla ribalta di diverse trasmissioni televisive a carattere nazionale.

Per Massimiliano Boaglio il pubblico ministero aveva chiesto una pena di 2 anni e 9 mesi. 62 capi d'imputazione nei suoi confronti sono andati in prescrizione nei mesi scorsi poi il tributarista ha rinunciato alla prescrizione su una ventina di capi per dimostrare la sua innocenza. E ha avuto ragione.