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CALUSO - Accecato dalla gelosia colpisce l'ex compagna con trenta coltellate. La Corte di Cassazione ha confermato la sentenza di condanna a dieci anni di reclusione nei confronti di Kelvin Obayuwana, accusato del tentato omicidio dell'ex compagna avvenuto il 24 settembre 2021 in una palazzina di via Martiri a Caluso. Anche i giudici della Suprema Corte hanno confermato la condanna respingendo i ricorsi presentati dai legali dell'uomo. Non è bastata nemmeno una memoria difensiva, contenente motivi nuovi, che l'uomo ha presentato al tribunale. 

Secondo i giudici della Cassazione, la sentenza della corte d'appello di Torino «ha ben chiarito la irrilevanza di una puntuale ricostruzione delle modalità con cui ciascuna ferita era stata inferta, essendo indubbio che alcune di esse erano state procurate con un coltello e altre con del vetro, assumendo rilevanza, nella specie, non tanto l'esame di ogni singolo colpo sferrato, quanto il complesso dell'aggressione, agita in tre momenti distinti, ciascuno dei quali idoneo a cagionare la morte della persona offesa, che si sarebbe certamente verificata ove le Forze dell'ordine non fossero tempestivamente intervenute. Quanto, poi, alla richiesta perizia sulla capacità dell'imputato, la sentenza ha sottolineato, in maniera esaustiva, come non fosse emerso da alcun atto istruttorio che l'imputato si fosse trovato, in un qualche momento, in una situazione di incapacità di intendere e di volere».

A chiamare il 112 furono i vicini di casa, allarmati dalle urla provenienti dall'alloggio della coppia. I carabinieri della compagnia di Chivasso, una volta nell'alloggio, trovarono la ragazza agonizzante a terra, in un lago di sangue, e il giovane intento a scrivere una lettera per spiegare le motivazioni del gesto, subito dopo aver ingerito del veleno. 

Alla base del raptus, secondo quanto ricostruito dalla procura di Ivrea, un amore non corrisposto, cominciato in Nigeria, paese dal quale provenivano entrambi prima di intraprendere il lungo viaggio per l'Europa attraverso la Libia. Ad armare la mano del giovane sarebbe stato l'amore non più corrisposto da parte della ragazza. Tanto che il 25enne aveva raggiunto Caluso dalla Sicilia solo per tentare di riallacciare i rapporti con la ragazza, all'epoca 21enne. Al culmine della lite, però, il giovane ha preso un coltello da cucina per tagliare il pane e ha iniziato a colpire l'ex compagna con violenza. La ragazza, una volta uscita dall'ospedale, ha lasciato il Canavese per rifarsi una vita altrove.